Elenco degli Operatori Economici per i lavori di importo pari o inferiore a € 500.000,00
Elenco degli Operatori Economici per i lavori di importo pari o inferiore a €500.000,00, relativi agli interventi di competenza di questa soprintendenza finanziati attraverso fondi nazionali o comunitari ivi comprensivi gli interventi finanziati in tutto o in parte con il PNRR.
All 2 -nuovo elenco con soa e classifica al 31 12 24
- Determina n.3 del 15 01 2025 Approv.Elenco al 31.12.2024
- Elenco operatori 30 09 2024-2
- Determina 96 Appr. Elenco OO.EE. per lavori al 30.09.2024
- Determina 57 del 11.07.2024 Approvazione Elenco OO.EE. lavori
- Elenco OOEE lavori al 30.06.2024
- avviso_elenco_operatori_economici
- Modulo per operatori economici
Aperture straordinarie di Palazzo Patrizi Clementi
Roma, Palazzo Patrizi Clementi, via Cavalletti 2
sabato 27 luglio 2024
sabato 7 settembre 2024
sabato 14 settembre 2024
Il secentesco Palazzo Patrizi Clementi, sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti, apre nuovamente le sue sale al pubblico nel pomeriggio del 27 Luglio, 7 settembre e 14 settembre 2024. L’evento eccezionale permetterà di approfondire la storia del luogo, a due passi dal Ghetto, e visitare gli ambienti di un palazzo nobiliare delle Roma secentesca.
In particolare sarà possibile accedere, grazie alle visite guidate dei funzionari della Soprintendenza, alle sale del piano nobile dell’edificio, acquistato nel 1626 da Francesco Patrizi che lo abitò fino alla morte insieme alla moglie Caterina Pinelli. La definizione del nome Palazzo Patrizi Clementi risale al secolo scorso, quando il complesso fu acquistato dall’ing. Antonio Clementi che fece incidere il suo cognome sull’architrave del portale di ingresso sulla piazzetta di Santa Caterina dei Funari. L’acquisizione da parte dello Stato Italiano avvenne solo nel 1968.
Il piano nobile, costituito da sale e saloni disposti in infilata, ha mantenuto gli apparati decorativi sulle pareti e gli originali soffitti lignei a lacunari. Lungo le pareti delle sale si susseguono immagini di tema profano, paesaggi campestri e marini, loggiati popolati da putti e soggetti sacri racchiusi all’interno d’elaborate architetture illusive. Le pitture secentesche possono essere attribuite al pittore fiorentino Giovanni da San Giovanni per quel che riguarda il ciclo biblico con storie di Abramo e alla cerchia di Agostino Tassi le altre. Non è da trascurare, poi, la piccola, ma bella biblioteca, con la volta ornata da un affresco di fine ‘600 raffigurante le Arti Liberali.
La decorazione novecentesca del palazzo e il completamento in stile delle parti più rovinate del piano nobile si deve probabilmente a Eugenio Cisterna, pittore attivo in diversi palazzi romani, che predilige le scene di genere sullo sfondo di borghi e rovine, che denotano il suo legame con il paesaggio dei Castelli romani e della natia Genzano.
Le visite guidate gratuite, per gruppi di max di 25 persone, si svolgeranno nei seguenti orari:
16.00 – 18.00 – 19.30 – 21.00.
Non è prevista la prenotazione, ingresso libero fino a esaurimento posti.
Informazioni: sabap-met-rm.comunicazione@cultura.gov.it
Approvazione dei contratti stipulati
Selezione comparativa per il conferimento di n.10 incarichi di collaborazione, con profili di alta specializzazione in tema di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, ai sensi dell’art.7, comma 6, del D.lgs. 30 marzo 2001, n.165, e ss.mm.ii a supporto della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti - Approvazione dei contratti stipulati.
Rettifica e riapertura termini di avviso di indagine di mercato pubblicato in data 16/05/2024
RETTIFICA E RIAPERTURA TERMINI DI AVVISO DI INDAGINE DI MERCATO PUBBLICATO IN DATA 16/05/2024 per manifestazione di interesse a partecipare alla procedura negoziata per l’affidamento dell’appalto di lavori Pomezia (RM) Pratica di Mare, Heroon di Enea – Recupero del Patrimonio esistente – Lavori di rimozione di strutture in profilati metallici, trasporto e smaltimento; lavori di scavo e rinterro; opere di muratura in pietrame di tufo e loro consolidamento con rete in materiale composito fibrorinforzato - Lavori di realizzazione di una copertura in elementi metallici con finitura del tipo copertura verde del tipo ‘estensiva’.
CUP: F59J17000560001
CUP: F55F21001890001
- Gli operatori economici interessati a partecipare alla manifestazione d’interesse dovranno trasmettere a mezzo PEC, al seguente indirizzo: sabap-met-rm@pec.cultura.gov.it
- Modalità e termine per la presentazione della manifestazione di interesse: La domanda di manifestazioni di interesse redatta, ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000, sul modulo predisposto dalla Soprintendenza (ALLEGATO_A_Manifestazione_interesse), firmato digitalmente, dovrà pervenire, entro e non oltre le ore 23,59 del giorno 6 Luglio 2024.
Aperture 2024 del Ninfeo del Bergantino - Castel Gandolfo
Castel Gandolfo (RM) - Ninfeo del Bergantino
25 Giugno - 16 Luglio - 13 Agosto 2024 ore 12.15
Non occorre prenotazione; nelle diverse giornate ogni visita guidata in programma avrà inizio 5 minuti dopo l'orario di appuntamento e, in caso di assenza di partecipanti, dopo 30 minuti il personale della Soprintendenza lascerà il sito.
Si consiglia abbigliamento consono con scarpe chiuse.
La Soprintendenza si ritiene sollevata da qualsivoglia incidente possa capitare ai partecipanti durante le aperture in programma.
Punto d'incontro: Castel Gandolfo (Rm), via dei Pescatori n. 10, ore 12.15
Contatti: sabap-met-rm@cultura.gov.it - 06.67233003
Informazioni: 3476240689
Approvazione graduatoria collaboratori
Selezione comparativa per il conferimento di n.10 incarichi di collaborazione, con profili di alta specializzazione in tema di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, ai sensi dell’art.7, comma 6, del D.lgs. 30 marzo 2001, n.165, e ss.mm.ii a supporto della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti - Approvazione graduatoria
La grotta in ogni senso
Pescorocchiano (RI), Grotte di Val de’ Varri; Corvaro di Borgorose (RI), Museo Archeologico del Cicolano
domenica 16 giugno 2024
In occasione delle Giornate Europee dell’Archeologia, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti organizza domenica 16 giugno l’iniziativa La Grotta in ogni senso, con lo scopo di avvicinare un pubblico di non vedenti e ipovedenti al mondo sotterraneo della speleologia e dell’archeologia. L’evento è in collaborazione con il Museo Archeologico del Cicolano di Corvaro di Borgorose (RI), le Grotte di Val de’ Varri di Pescorocchiano (RI) e lo Shaka Zulu Club Subiaco.
Sarà un modo per scoprire le meraviglie delle grotte e dei fenomeni carsici che le caratterizzano, ma anche la storia di un territorio incontaminato e selvaggio, quello del Cicolano, abitato in epoca antica dagli Equi e poi conquistato nel III secolo a.C. dai Romani.
La giornata inizierà con la visita tattile delle Grotte di Val de’ Varri, un complesso di cavità fossili e attive che si sviluppano alla base del versante meridionale del monte Sant’Angelo a Pescorocchiano (RI). Il percorso, movimentato da strettoie e cambi di quota facilmente superabili, si articolerà alla ricerca di stalattiti, stalagmiti, concrezioni: tutto ciò che caratterizza la grotta con i suoi suoni, i suoi odori, i cambiamenti climatici in modo da offrire una visita sensoriale completa con un percorso in piena sicurezza, grazie all’aiuto di operatori appositamente formati.
Il pomeriggio sarà dedicato invece alla spiegazione dei tesori archeologici del territorio, custoditi nel Museo Archeologico del Cicolano di Corvaro di Borgorose, dove per l’occasione saranno fatti toccare reperti originali per immedesimarsi maggiormente nel lavoro dell’archeologo.
Evento a prenotazione obbligatoria da effettuarsi entro giovedì 13 giugno 2024.
Programma della giornata:
ore 9.30 Incontro alla Grotta di Val de’ Varri per la visita sensoriale speleologica
ore 13.00 Pranzo in convenzione a Corvaro di Borgorose
ore 15.00 Visita tattile al Museo Archeologico del Cicolano a Corvaro di Borgorose
Visite guidate e ingressi ai luoghi culturali sono gratuiti per il disabile e per l’accompagnatore. Il pranzo sarà in convenzione nel ristorante “La Rocca” di Corvaro di Borgorose.
All’interno della grotta la temperatura è di 9°; è consigliato indossare giacca e scarpe con suola tassellata o antiscivolo.
Informazioni e prenotazioni:
Gabriele Catoni, tel. 3488751277, mail gcatoni@iol.it
Avviso pubblico di selezione per il conferimento di n. 10 incarichi di collaborazione ai sensi dell’art. 7, comma 6, del D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 e ss. mm. ii.
La Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti indice una procedura comparativa finalizzata al conferimento di n. 10 (dieci) incarichi di collaborazione.
Le figure professionali, con profilo di alta specializzazione in tema di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, richieste sono le seguenti:
- n. 4 incarichi di collaborazione – profilo professionale Architetto;
- n. 3 incarichi di collaborazione – profilo professionale Archeologo;
- n. 3 incarichi di collaborazione – profilo professionale Assistente tecnico;
Le candidature potranno essere presentate dal 24 maggio 2024, giorno di pubblicazione del presente Avviso, tramite il Portale Unico del Reclutamento inPA del Dipartimento della Funzione Pubblica disponibile all’indirizzo https://www.inpa.gov.it, entro e non oltre le ore 23:59 del 3 giugno 2024.
Indagine di mercato per l'affidamento dell’appalto di lavori Pomezia (RM) Pratica di Mare, Heroon di Enea
Oggetto: AVVISO DI INDAGINE DI MERCATO manifestazione di interesse a partecipare alla procedura negoziata per l’affidamento dell’appalto di lavori Pomezia (RM) Pratica di Mare, Heroon di Enea – Recupero del Patrimonio esistente – Lavori di rimozione di strutture in profilati metallici, trasporto e smaltimento; lavori di scavo e rinterro; opere di muratura in pietrame di tufo e loro consolidamento con rete in materiale composito fibrorinforzato - Lavori di realizzazione di una copertura in elementi metallici con finitura del tipo copertura verde del tipo ‘estensiva’.
CUP: F59J17000560001
CUP: F55F21001890001
Gli operatori economici interessati a partecipare alla manifestazione d’interesse dovranno trasmettere a mezzo PEC, al seguente indirizzo: sabap-met-rm@pec.cultura.gov.it
Modalità e termine per la presentazione della manifestazione di interesse: La domanda di manifestazioni di interesse redatta, ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000, sul modulo predisposto dalla Soprintendenza (ALLEGATO_A_Manifestazione_interesse), firmato digitalmente, dovrà pervenire, entro e non oltre le ore 23,59 del giorno 26 Maggio 2024.
Opere di Girolamo Troppa nella chiesa del Santissimo Salvatore di Rocchette (RI)
Progetto:
Opere di Girolamo Troppa nella chiesa del Santissimo Salvatore di Rocchette (Torri in Sabina – Rieti)
Restauro e valorizzazione di n. 6 dipinti su tela di grande formato e n. 2 dipinti murali.
CUP: F39D22000110001

- Madonna del Rosario con i Santi Domenico, Rosa da Lima e Caterina da Siena
Olio su tela, cm. 350 x 200, anno 1692
Iscrizione EQUES HIERONYMUS TROPPA F. A. 1692
La tela, collocata nella seconda cappella a cornu Evangelii, ripropone lo schema convenzionale della consegna della corona del rosario da parte della Madonna in maestà ai Santi dell’Ordine dei Predicatori raffigurati con i loro emblemi parlanti, alle spalle dei quali nel registro inferiore si apre un luminoso scorcio di paesaggio in cui si riconoscono le dolci colline della Sabina. L’arco trionfale che impagina la scena è guarnito da un festone di rose. La serie dei Misteri è inscritta in raffinate cornici mistilinee.

- Glorificazione di Gesù Cristo Salvatore
Olio su tela, cm. 350 x 220 primo decennio sec. XVIII
La tela dell’altare maggiore richiama l’intitolazione della chiesa parrocchiale di Rocchette, paese natale dell’artista, al Santissimo Salvatore raffigurato in gloria, accolto in cielo da un volo d’angeli che portano la croce, segno del riscatto dell’umanità. Dio padre benedice dall’alto il ritorno del Figlio, su cui si libra la corona dello Spirito Santo.
Il gruppo di angeli musicanti evoca per i fedeli l’armonia celeste.

- Riposo durante la fuga in Egitto
Olio su tela, cm. 180 x 220 ultimo decennio XVII secolo
Terza cappella a cornu Epistulæ
Iscrizione in basso: EQ. HIE. TROPPA FECIT
Entro un ovato in stucco sorretto da angeli, con palme e motivi floreali, la scena è narrata aderendo fedelmente alla tradizione dei Vangeli. L’angelo indica a Maria la strada alla volta dell’Egitto, mentre Giuseppe riposa all’ombra di un sicomoro, tenendo tra le braccia il Bambino Gesù.

- Visione di Sant’Antonio da Padova
Olio su tela, cm. 350 x 220, primo decennio sec. XVIII
Secondo altare a cornu Epistulæ
Sant’Antonio di Padova, vestito del saio dei Conventuali, è inginocchiato in preghiera davanti all’altare su cui si libra in un volo d’angeli il Bambino Gesù. Ai lati dell’altare, due angioletti portano il giglio, emblema della castità del Santo, e il Libro sapienziale.

- Madonna con Bambino, Santi Filippo Neri e Ignazio da Loyola (o Gaetano da Thiene)
Olio su tela, cm. 350 x 200, 1701
Primo altare a cornu Epistulæ
Iscrizione sul gradino dell’altare: EQ. HIERONIMU (…) TROPPA FEC. A 1701
La tela replica la convenzionale composizione della Sacra Conversazione. La Madonna si mostra dall’alto dei cieli accompagnata da un volo d’angeli ed offre il Bambino Gesù alla contemplazione di San Filippo Neri e Sant’Ignazio da Loyola. Nella sagoma di quest’ultimo alcuni studiosi ravvisano San Gaetano da Thiene, patrono della vicina città di Poggio Mirteto.

- Crocifissione tra dolenti
Olio su tela, cm. 350 x 200, ultimo quarto sec. XVII
Primo altare a cornu Evangelii
Sullo sfondo di un cielo livido, si staglia la croce da cui pende ormai inerte il corpo di Gesù Cristo, affiancata dalle figure desolate della Madonna e di San Giovanni. La Maddalena è inginocchiata ai piedi del patibolo mentre abbraccia dolente la croce.

- Martirio di san Sebastiano (parete sx) e san Lorenzo (parete dx)
Tempera su intonaco, cm. 200 x 85, primo decennio sec. XVIII
Di fatto rappresentano un dittico unico anche se divisi in due nicchie frontali; la figura di San Sebastiano è dipinta sulla parete destra, quella di San Lorenzo sulla parete sinistra. Entrambi i martiri sono raffigurati nell’atto di subire il martirio secondo le modalità delle rispettive passiones, il corpo seminudo robusto e possente, lo sguardo fermo rivolto al cielo, da cui giungono in volo gli angeli che portano la palma del martirio, promessa della gloria eterna.

- Madonna con Bambino e San Gandolfo
Dipinto murale di ambito umbro, cm. 120 x 200, metà sec. XV
Il dipinto devozionale raffigura la Madonna che mostra il Bambino Gesù al Santo martire Gandolfo da Varennes, associato a San Sebastiano (oggi celato) come protettore in tempo di epidemie.
Pur essendo conservato solo parzialmente, il dipinto documenta il primitivo assetto della chiesa, ricostruita su richiesta del Visitatore Generale della Sabina monsignor Ulisse Rossi alla fine del XVII secolo dall’architetto Michele Chiesa, attivo all’epoca a Rieti ed in Sabina.
Il Mausoleo dei Plauzi: il recente restauro e la proposta per un parco archeologico
I lavori di “manutenzione, recupero e valorizzazione del Mausoleo dei Plauzi” finanziati dal Ministero della Cultura, con la legge 190/2014 D.M. 28.1.2016, hanno interessato l’esterno della struttura, l’ambiente interno ed anche il suo contesto. L’intervento ha visto il coordinamento iniziale della Soprintendente dott.ssa Alfonsina Russo e successivamente quello della Soprintendente arch. Margherita Eichberg e dell’attuale Soprintendente Arch. Lisa Lambusier. Il Responsabile del Procedimento è stato l’architetto Anna Paola Briganti, il direttore scientifico il dott. Zaccaria Mari e il progettista e direttore dei lavori l’arch. Sergio Sgalambro.
In particolare il restauro della struttura esterna ha riguardato il paramento in travertino e la superficie in pietra della facciata, oltre alla parte sommitale inerente gli archetti e le merlature. Il ponteggio installato all’esterno del Mausoleo ha consentito di eseguire il restauro su una superficie complessiva di 510 mq, relativa soltanto all’opera quadrata in travertino.
Particolare rilevanza è stata riservata alla parte sommitale del Mausoleo, dove si è eseguito il recupero dell’intonaco originale, e si è poi proceduto con il restauro dei 62 archetti di coronamento, prevedendone sia l’integrazione con i relativi laterizi, che il consolidamento delle mensole in travertino sorreggenti le stesse arcate in laterizio.
A seguito dell’esecuzione del presente intervento, il Mausoleo ha recuperato l’immagine originaria, anche soprattutto grazie alla bonifica e alla pulitura e al restauro delle epigrafi marmoree.
Tuttavia, le maggiori difficolta connesse all’attività di restauro si sono avute nell’esecuzione delle lavorazioni dell’ambiente interno, dovute maggiormente allo stato di abbandono delle strutture murarie, le cui lesioni e sconnessioni erano state determinate dalla vegetazione infestante. Si consideri che l’interno del Mausoleo era completamente invaso da vere e proprie alberature, mentre i pilastri, dall’alto della loro imponenza presentavano un grave stato di degrado. E’ stato eseguito quindi il restauro dell’ambiente interno, mediante il consolidamento delle strutture murarie, dei pilastri e dei percorsi verticali di accesso al camminamento superiore tramite la riproposizione della scala elicoidale alloggiata nell’originario vano murario di età medievale. Una volta raggiunto il ballatoio perimetrale si reso possibile godere una visuale panoramica di notevole bellezza, considerata la prospettiva visiva del cosiddetto Ponte Lucano e dell’antico casale seicentesco, denominato Antica Osteria.
Sempre nell’ambito del restauro dell’ambiente interno è stato messo in luce il sistema strutturale di età romana costituito dai setti radiali che definiscono un caratteristico disegno stellare.
Di rilevante interesse è stata inoltre la bonifica dell’area esterna al Mausoleo, che ha posto la condizione per la realizzazione di un vero e proprio parco archeologico, in quanto il terreno circostante il complesso monumentale, appartenente al demanio della Città Metropolitana di Roma Capitale, è stato dato in concessione al Ministero della Cultura.
14° Incontro di studi sul Lazio e la Sabina
Roma, Palazzo Patrizi Clemente, Istituto Svedese di Studi Classici, Istituto Archeologico Germanico
22-23-24 maggio 2024
Nei giorni 22-23-24 maggio prossimi si terrà il 14° Incontro di Studi sul Lazio e la Sabina, il tradizionale Convegno dedicato a scavi e ricerche della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti, ripreso nel 2022 dopo un’interruzione durata alcuni anni, dovuta alla rimodulazione delle Soprintendenze del Lazio.
Si tratta di una “vetrina” largamente apprezzata, in quanto porta all’attenzione di un vasto pubblico l’attività della Soprintendenza in campo archeologico, i cui risultati vengono pubblicati in tempi brevi. Oggi, infatti, i volumi finora editi costituiscono un ricco repertorio per la conoscenza archeologica del Lazio antico e della Sabina.
Riprendendo la divisione territoriale dell’ex Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, quest’anno sono stati incluse, oltre ai territori di competenza di questa Soprintendenza (area Tiburtina e Nomentano-Eretina, area Prenestina. area Albana e Tuscolana, area costiera e area Sabina) anche le province di Frosinone e Latina, in un rapporto di sinergia e collaborazione con la Soprintendenza per le province di Frosinone e Latina.
In occasione del prossimo Incontro sarà presentato inoltre il volume, curato da L. Lambusier, G. Ghini e Z. Mari, relativo al 13° Incontro, svoltosi il 25-27 maggio 2022, nonché il volume di indici, curato da G. Ghini e A. Palladino, relativo agli atti degli Incontri 1-12 (2001-2015).
Il 14° Incontro di Studi sul Lazio e la Sabina, che vedrà, come di consueto, la partecipazione non solo dei Funzionari delle Soprintendenze e dei loro collaboratori esterni, ma anche di molti studiosi di Università e Istituti di ricerca italiani e stranieri, si svolgerà nei giorni da mercoledì a venerdì 22-24 maggio rispettivamente nella sede della Soprintendenza, presso l’Istituto Svedese di Studi Classici e presso l’Istituto Archeologico Germanico.
Come negli appuntamenti precedenti, ci sarà, oltre alle relazioni, una nutrita Sezione poster che verrà divisa in due parti (giovedì e venerdì 23-24 maggio).
Programma:
Mercoledì 22maggio
Area tiburtina e nomentano-eretina, area prenestina, area sabina
Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti
Via Cavalletti, 2 Roma
Giovedì 23 maggio
Area albana e tuscolana, area costiera; sezione poster
Istituto Svedese di Studi Classici
Via Omero, 14 Roma
Venerdì 24 maggio
Provincia di Latina, provincia di Frosinone; sezione poster
Istituto Archeologico Germanico
Via Sardegna, 79 Roma
Informazioni e prenotazioni: sabap-met-rm.comunicazione@cultura.gov.it
tel. 0667233003
Esito negativo dell'interpello interno (4 Architetti - 3 archeologhi - 2 assistenti tecnici)
... si attesta che la procedura di interpello, finalizzata all’individuazione di n. 7 figure professionali di Area III e n. 3 figure professionali di Area II, in possesso di alta specializzazione in tema di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio da inserire a supporto delle istruttorie nonché delle procedure connesse all’attuazione del PNRR e delle attività connesse allo svolgimento di gare e appalti, anche come supporto e consulenza tecnica e amministrativa ai RUP, bandita con atto, nostro Prot. 8089-P del 08.04.2024, ha avuto esito negativo per mancanza di domande pervenute entro il termine del 12.04.2024 da parte del personale tecnico di ruolo dipendente di questo Ministero...
Interpello rivolto al personale del MIC (Are Funzionali III e II)
Procedura di interpello rivolto al personale in ruolo presso il Ministero della Cultura al fine di individuare n. 4 Funzionari Architetti, n.3 Funzionari Archeologi, n. 3 Assistenti Tecnici, in possesso di comprovata esperienza in tema di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio e nell’ambito dei lavori pubblici. Le candidature potranno essere presentate entro il 12 aprile p.v.
INDAGINE DI MERCATO - Per manifestazione di interesse a partecipare alla procedura negoziata per l’affidamento dell’appalto di lavori Ariccia (RM) – Collegiata di Santa Maria
AVVISO DI INDAGINE DI MERCATO - Per manifestazione di interesse a partecipare alla procedura negoziata per l’affidamento dell’appalto di lavori Ariccia (RM) – Collegiata di Santa Maria – Lavori di completamento del restauro del complesso monumentale.
Gli operatori economici interessati a partecipare alla manifestazione d’interesse dovranno trasmettere a mezzo PEC, al seguente indirizzo: sabap-met-rm@pec.cultura.gov.it
Modalità e termine per la presentazione della manifestazione di interesse: La domanda di manifestazioni di interesse redatta, ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000, sul modulo predisposto dalla Soprintendenza (ALLEGATO_A_Manifestazione_interesse), firmato digitalmente, dovrà pervenire, entro e non oltre le ore 23,59 del giorno 25 marzo 2024.
Inaugurazione della sala della Tomba XI di Eretum nel Museo archeologico di Fara in Sabina
Fara in Sabina, Palazzo Brancaleoni, piazza Duomo 3
sabato 16 marzo 2024
Il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina si prepara ad aprire le sue porte, sabato 16 marzo, al corredo funerario della Tomba XI della Necropoli di Colle del Forno e al suo reperto più celebre: il Carro del Principe di Eretum (nel territorio Montelibretti). Dopo un anno di lavori di ristrutturazione e di allestimento degli spazi museali di Palazzo Brancaleoni, verranno inaugurate le nuove sale dedicate all’esposizione dei preziosi materiali del VII sec. a.C., che qui troveranno una permanente collocazione.
Il recupero, il restauro, la fruizione e valorizzazione del prezioso ritrovamento sono stati resi possibili dal lavoro sinergico del Comune di Fara in Sabina e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti.
Lo sforzo per consegnare alla comunità questo antico tesoro è intimamente legato alle vicende del suo “ritorno” in patria, che rendono ancora più significativa l’appartenenza di questi preziosi beni al suo territorio. Si era infatti persa traccia di gran parte del corredo del Carro di Eretum, saccheggiato e illecitamente esportato, fino a quando le autorità italiane hanno identificato tale patrimonio all’interno delle collezioni della Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen e, dopo anni di trattative, grazie all’intervento del Comando TPC dei Carabinieri, hanno ottenuto indietro quanto a breve ognuno di noi potrà ammirare.
I materiali hanno già avuto modo, nel 2021, di essere esposti al pubblico, nell’ambito di una mostra allestita presso Palazzo Dosi Delfini a Rieti. Ora tornano in Sabina, finalmente per restarci.
Programma della giornata:
Presso la Collegiata di Sant’Antonino
Ore 16.00
Conferenza di presentazione della sala della Tomba XI di Eretum del Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina
Presso Palazzo Brancaleoni
Ore 17.00
Inaugurazione della nuova sala museale
Informazioni e prenotazioni: sabap-met-rm.comunicazione@cultura.gov.it
Lavinium: archeologia e territorio
Pomezia, Pratica di Mare, Area archeologica dei XIII altari e dell’Heroon di Enea - SABAP-RM-MET con il Museo Civico Archeologico Lavinium
sabato 16 dicembre 2023
Sabato 16 dicembre torna l’appuntamento con “Lavinium: Archeologia e territorio”, evento realizzato in collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti e il Museo Civico Archeologico Lavinium.
Alle ore 15.00, appuntamento al Museo per 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐭𝐚 𝐠𝐮𝐢𝐝𝐚𝐭𝐚 all’Area Archeologica dei XIII Altari e del c.d. Heroon di Enea, a cura dei Funzionari della Soprintendenza, Francesca Licordari e Anna Paola Briganti.
Per il ciclo degli Incontri con l’Archeologia, alle ore 16.30, nella sala conferenze del Museo, Alessandro Maria Jaia e Francesca Licordari ci parleranno de “I santuari costieri del territorio di Pomezia e Ardea: Sol Indiges e Castrum Inui”.
A seguire, alle ore 18.00, si svolgerà la cerimonia di donazione dell’opera Enea24 dell’artista Ivan Caponecchi. L’opera scultorea, compresa in un progetto più ampio che mira a rivisitare in chiave contemporanea l’immagine di Enea, è ispirata al bassorilievo dell’Ara Pacis e rappresenta un ulteriore punto di congiunzione con la città di Çanakkale, con la quale la Città di Pomezia è gemellata.
Non è prevista la prenotazione, ingresso libero fino a esaurimento posti.
Info:
Museo Civico Archeologico Lavinium, via Pratica di Mare 4, Pomezia (RM).
sabap-met-rm.comunicazione@cultura.gov.it
Apertura straordinaria di Palazzo Patrizi Clementi
Roma, Palazzo Patrizi Clementi, via Cavalletti 2
sabato 16 dicembre 2023 - Apertura straordinaria
Il secentesco Palazzo Patrizi Clementi, sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti, apre nuovamente le sue sale al pubblico nel pomeriggio di sabato 16 dicembre 2023. L’evento eccezionale permetterà di approfondire la storia del luogo, a due passi dal Ghetto, e visitare gli ambienti di un palazzo nobiliare delle Roma secentesca.
In particolare sarà possibile accedere, grazie alle visite guidate dei funzionari della Soprintendenza, alle sale del piano nobile dell’edificio, acquistato nel 1626 da Francesco Patrizi che lo abitò fino alla morte insieme alla moglie Caterina Spinelli. La definizione del nome Palazzo Patrizi Clementi risale al secolo scorso, quando il complesso fu acquistato dall’ing. Antonio Clementi che fece incidere il suo cognome sull’architrave del portale di ingresso sulla piazzetta di Santa Caterina dei Funari. L’acquisizione da parte dello Stato Italiano avvenne solo nel 1968.
Il piano nobile, costituito da sale e saloni disposti in infilata, ha mantenuto gli apparati decorativi sulle pareti e gli originali soffitti lignei a lacunari. Lungo le pareti delle sale si susseguono immagini di tema profano, paesaggi campestri e marini, loggiati popolati da putti e soggetti sacri racchiusi all’interno d’elaborate architetture illusive. Le pitture secentesche possono essere attribuite al pittore fiorentino Giovanni da San Giovanni per quel che riguarda il ciclo biblico con storie di Abramo e alla cerchia di Agostino Tassi le altre. Non è da trascurare, poi, la piccola, ma bella biblioteca, con la volta ornata da un affresco di fine ‘600 raffigurante le Arti Liberali.
La decorazione novecentesca del palazzo e il completamento in stile delle parti più rovinate del piano nobile si deve probabilmente a Eugenio Cisterna, pittore attivo in diversi palazzi romani, che predilige le scene di genere sullo sfondo di borghi e rovine, che denotano il suo legame con il paesaggio dei Castelli romani e della natia Genzano.
Le visite guidate gratuite si svolgeranno con i seguenti orari: ore 16.00, ore 18.00.
Non è prevista la prenotazione, ingresso libero fino a esaurimento posti.
Informazioni: sabap-met-rm.comunicazione@cultura.gov.it
Cave (RM) - Le indagini archeologiche rivelano i resti di una chiesa medievale
A Cave (RM), indagini archeologiche della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti, condotte in occasione di lavori per la realizzazione di nuove aree a servizio della Scuola Elementare in località Colle Santo Stefano, lungo via Falcone e Borsellino, hanno riportato alla luce un edificio di significative dimensioni. I resti rinvenuti, seppur notevolmente compromessi dalle attività di spoliazione, sulla base della planimetria e dei dati archeologici raccolti sono identificabili con una chiesa cristiana.
Si tratta di una costruzione con pianta a croce latina a navata unica, orientata nord-sud, favorevolmente posizionata in zona collinare, nel settore orientale dell’abitato urbano odierno, a ridosso del prolungamento della via Prenestina antica in direzione del territorio di Genazzano. Al suo interno è stata rimessa in luce, in ottimo stato di conservazione, una vasca di particolare pregio impiegata per il battesimo dei fedeli (catecumeni), secondo l’antico rito dell’immersione. Di particolare interesse anche i reperti ceramici rinvenuti negli strati indagati con lo scavo, fra cui spiccano forme integre di maiolica arcaica trecentesca.
Gli scavi, effettuati sotto la direzione scientifica della funzionaria archeologa della Soprintendenza dott.ssa Gabriella Serio e coordinati sul campo dall’archeologo dott. Andrea Fiasco, hanno riportato alla luce anche un tracciato viario di epoca romana, nelle forme di una via glareata, e una diffusa attività di seppellimento, riferibile sia al periodo medievale che a età romana, fra cui spicca una tomba femminile in cassa litica di tufo con corredo tipico della tradizione funeraria di area prenestina, risalente a età medio repubblicana (fine IV – inizi III a.C.).
Studi del tutto preliminari sembrano suggerire una possibile interpretazione dell’edificio cristiano con la primitiva chiesa di Santo Stefano, uno dei luoghi di culto più antichi del territorio cavense, attestata a partire dall’VIII secolo d.C. Inizialmente fra i possedimenti delle monache di San Ciriaco di Santa Maria in via Lata, a partire dalla seconda metà del Trecento essa assunse un ruolo centrale nelle politiche della famiglia degli Annibaldi: Mascia Annibaldi, moglie di Giordano Colonna, fratello di papa Martino V Colonna, nel 1385 affidò la chiesa alla cura dei Padri Agostiniani, vi costruì la cappella gentilizia di famiglia e istituì un capitolo dei canonici, elevandola così al rango di collegiata. Nonostante questo, l’edificio dal 1428 finì coinvolto nei nuovi progetti di sviluppo urbano che il pontefice programmò per il “suo” nuovo feudo di Cave, concessogli in eredità proprio dalla cognata Mascia: con bolla pontificia egli autorizzò i Padri Agostiniani a costruire una nuova chiesa all’interno delle mura del borgo (ancora oggi esistente sotto la ricostruzione risalente al XVIII secolo), sulla quale venne così trasferito l’antico titolo dedicato al protomartire Stefano. Questa scelta condannò all’oblio l’antica parrocchia rurale, che fu oggetto di sistematico smantellamento, trasformandola in una cava per l’estrazione di materiali da costruzione, forse la cava Sancti Stephani come viene ricordata in documenti già a partire dal 1436.
Le indagini archeologiche, ancora in corso, si stanno svolgendo nell’ambito di un progetto condotto da Astral SpA e dal Comune di Cave, diretto dall’arch. Francesca De Grandis e dall’ing. Fabio Corti, sotto la supervisione dell’Amministrazione Comunale presieduta dal Sindaco Angelo Lupi, con il supporto e il coordinamento dell’assessore ai Lavori Pubblici Giulio Beltramme e dell’assessore alla Cultura Silvia Baroni.
La prosecuzione dei lavori permetterà di studiare un’adeguata valorizzazione dell’importante sito archeologico venuto alla luce, che sarà inserito all’interno della nuova opera pubblica e restituito alla comunità cittadina.
Alla scoperta del buio. Corso di accompagnamento disabili visivi in grotta
Museo Archeologico del Cicolano (Corvaro di Borgorose, RI) e Grotte di Val de’ Varri (Pescorocchiano, RI)
15 ottobre 2023
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti, in collaborazione con il Museo Archeologico del Cicolano, le Grotte Val de’ Varri, la Federazione Speleologica del Lazio e lo Shaka Zulu Club di Subiaco presenta “Alla Scoperta del Buio: corso di accompagnamento disabili visivi in grotta” destinato a speleologi, archeologi, operatori culturali e guide turistiche.
Scopo del corso è quello di fornire i mezzi per poter accompagnare le persone con disabilità visiva, con particolare riferimento all’ambito speleologico e archeologico.
Il percorso didattico parte dalle nozioni base di accompagnamento di persone non vedenti e prosegue con l’illustrazione dei supporti tattili e dei fondamentali per la comunicazione con i disabili visivi. Tali tecniche sono mirate in maniera approfondita all’esplorazione degli ambienti ipogei e delle grotte, in maniera tale da fornire all’allievo la padronanza per potersi muovere e accompagnare in tutta sicurezza e garantire una visita sensoriale completa.
Il corso, articolato in un modulo teorico (4 ore), volto alle conoscenze delle tecniche di base, e uno pratico (4 ore) consente di fare un’esperienza di accompagnamento e di illustrazione direttamente in grotta ed è rivolto a un massimo di 20 partecipanti.
Il corso vede la presenza di docenti qualificati nell’insegnamento delle tecniche didattiche per non vedenti quali Giammario Mascolo, psicologo e psicoterapeuta, specialista in Terapia Breve Strategica e in Ipnosi Ericksoniana, consulente di psicologia e tiflologia per le famiglie con disabili visivi, e il funzionario archeologo Francesca Licordari, esperta nella didattica per ciechi.
Informazioni e prenotazioni: shakazulusubiaco@gmail.com
Aperture straordinarie della Villa di Quinto Orazio Flacco
Licenza (RM)
domenica 08 ottobre e sabato 21 ottobre 2023 - Aperture straordinarie
Nelle giornate di domenica 8 ottobre e sabato 21 ottobre sarà possibile visitare nuovamente la villa di Quinto Orazio Flacco a Licenza (RM), la tenuta di campagna frequentata dal poeta latino soprattutto per la villeggiatura estiva. Si tratta di una tipica residenza d’otium tanto amata da Orazio, che si descrive “satis beatus unicis sabinis”, ovvero “assai ricco soltanto nella villa della Sabina”.
Il complesso, avuto in dono tra il 33 e il 32 a.C. da Caio Cilnio Mecenate, si presenta come una tipica domus italica di età repubblicana a un solo piano, di forma rettangolare, lunga m 107 e larga 43, nella quale prevalgono i muri in opus reticulatum di calcare. È costituito da un compatto gruppo di stanze raccolte intorno a un piccolo atrio. Si possono distinguere tre settori: la parte residenziale a nord, un grande quadriportico con ambienti annessi a sud e un complesso termale a ovest.
L’apertura di domenica 8 ottobre 2023 sarà arricchita dall’intermezzo musicale Arte & Natura, lo spettacolo di Attacco Poetico - collettivo artistico indipendente, che porterà, nello splendido scenario della villa d’Orazio, poesie ispirate alla natura e musiche originali.
Tutti gli eventi, realizzati in collaborazione con il Comune di Licenza, sono gratuiti. Le visite guidate sono a cura dei funzionari della Soprintendenza; non è necessaria la prenotazione.
Domenica 08 ottobre 2023: visite guidate ore 10.00 e ore 12.00; intermezzo musicale “Arte & Natura” ore 11.00
Sabato 21 ottobre 2023: visite guidate ore 10.00 e ore 11.30
Villa di Orazio, via Licinese s.n.c., Licenza (RM)
Informazioni e prenotazioni: sabap-met-rm.comunicazione@cultura.gov.it
Indirizzo Web:
www.sabap-rm-met.beniculturali.it
Giornate Europee del Patrimonio nei luoghi della cultura della Soprintendenza
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti aderisce alle iniziative del Ministero della Cultura per le Giornate Europee del Patrimonio 2023 all’insegna del tema: “Patrimonio InVita”.
Le aperture straordinarie con visite guidate gratuite senza prenotazione, a cura del personale della Soprintendenza sono previste nelle giornate di sabato 23 settembre (Palazzo Patrizi Clementi a Roma e Villa degli Aurelii Cottae a Cottanello) e domenica 24 settembre 2023 (Villa di Orazio a Licenza).
Lavinium: archeologia e territorio
Pomezia, Pratica di Mare, Area archeologica dei XIII altari e dell’Heroon di Enea - SABAP-RM-MET con il Museo Civico Archeologico Lavinium
domenica 17 settembre 2023 - Apertura straordinaria
Domenica 17 settembre, dalle ore 16:30, torna l’appuntamento del ciclo “Lavinium: archeologia e territorio” con un’apertura straordinaria dell’Area Archeologica dei XIII Altari e dell’Heroon di Enea (Pratica di Mare, Pomezia), che prevede visite guidate a cura dei Funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti, la dott.ssa Francesca Licordari e l'arch Anna Paola Briganti.
Ad arricchire questo appuntamento, che come ogni anno è possibile grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza e il Museo Civico Archeologico Lavinium, sarà la chiusura della serata, dedicata a un dialogo sul vino nell’antichità, a cura della dott.ssa Federica Colaiacomo, Direttore del Museo.
Seguirà, infine, una degustazione di vini a cura della cantina Marco Carpineti di Cori.
Visite guidate alle ore 16.30 e 17.30
Il vino nell’antichità alle ore 18.30
Ingresso gratuito senza necessità di prenotazione
Informazioni e prenotazioni:
Museo Civico Archeologico Lavinium, via Pratica di Mare 4, Pomezia (RM).
Per info: 06/91984744; museoarcheologicolavinium@gmail.com
Apertura straordinaria della Villa romana degli Aurelii Cottae
Cottanello (RI)
16 luglio 2023, ore 10 e 11.30 - Apertura straordinaria
Domenica 16 luglio ricominciano le aperture straordinarie della villa romana degli Aurelii Cottae a Cottanello (RI), con viste guidate gratuite e senza prenotazione a cura dei funzionari della Soprintendenza.
La villa romana degli Aurelii Cottae si trova nella vallata sotto Cottanello, a 3 chilometri dal paese, lungo il percorso della strada provinciale 48 Finocchieto. L’edificio venne scoperto nel 1968 per il crollo della volta di un criptoportico durante lavori agricoli. Scavato a partire dall’anno successivo, è stata in seguito oggetto di altri studi alla fine degli anni ’90 e poi dal 2010. Finora è stato indagato gran parte del settore residenziale, mentre resta da individuare la parte produttiva e di servizio. La villa apparteneva alla famiglia dei Cottae, un ramo sabino della gens Aurelia, che ha dato il nome anche al paese di Cottanello.
Dell’edificio è possibile riconoscere almeno tre fasi principali:
- II e I secolo a.C. con strutture murarie e pavimenti;
- prima metà del I secolo d.C., quando viene edificato l’edificio attualmente visibile (con interventi anche nel II secolo);
- IV-VI secolo d.C., con la chiusura del portico occidentale del peristilio e altri interventi che segnano molte trasformazioni nell’uso dell’edificio.
La visita alla villa degli Aurelii Cottae, gestita dalla Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Roma e per la provincia Rieti insieme al Comune di Cottanello, permette ai visitatori di apprezzare la complessità e la raffinatezza dell’edificio di età imperiale, con i numerosi mosaici pavimentali, anche molto eleganti, a piccole tessere colorate, specie in due stanze (cubicula) della zona di rappresentanza. Da un ampio ambiente con vasca si passa nella stanza principale (tablinum), di qui nella sala dei banchetti e del convivio (triclinium) e poi nel peristilio e nella corte centrale sulla quale si apre la parte privata. Più a sud c’è il settore termale, con un ambiente rotondo e uno absidato. Sul lato ovest ci sono alcuni ambienti riferibili probabilmente all’area rustica con modificazioni nel periodo tardo antico.
Visite guidate gratuite ore 10 e 11.30; non occorre prenotazione.
Indirizzo: Via di Collesecco 1, loc. Collesecco, Cottanello (RI).
Come si arriva: Per raggiungere il sito non c'è bisogno di entrare nel paese di Cottanello. Via di Collesecco si prende dalla Strada Provinciale 48.
Sul navigatore di google bisogna inserire direttamente il luogo topografico “Villa romana di Cottanello”, nelle mappe dell'Iphone si può digitare “via di Collesecco, Cottanello”.
Informazioni e prenotazioni: sabap-met-rm.comunicazione@cultura.gov.it
Sulle tracce dell’Accademia di Antonio Canova e di un bunker, Artisti contemporanei a Roma
Palazzo Patrizi Clementi, Sala delle Colonne, Via Cavalletti 2, Roma
13 giugno 2023, ore 18.00
Lo studio condotto da Giovanna Grumo ha consentito di individuare le tracce tangibili della presenza di Antonio Canova nello stesso luogo. Se è noto che l’artista vi risiedette durante il soggiorno giovanile (1779-1780), la frequentazione, quando diresse l’Accademia di Belle Arti del Regno Italico sita nell’edificio durante il periodo napoleonico, è meno conosciuta. Sono state raccolte numerose notizie sugli allievi dell’Accademia che soggiornarono nel palazzo, alcuni divenuti celebri come Francesco Hayez e Adamo Tadolini, l’ubicazione di alloggi e studi, e i metodi di insegnamento. La ricerca ha inoltre identificato attraverso documenti e rilievi architettonici il locale in cui Antonio Canova scolpì il Teseo e il Minotauro, commissionato dall’ambasciatore Zulian che lo ospitava nel palazzo (ora a Londra, Victoria and Albert Museum). In memoria, nel 1812 sull’architrave della porta dello studio venne posta l’epigrafe commemorativa sopra menzionata, in seguito spostata. La sensazionale scoperta durante i lavori di bonifica a piano terra, dell’ultimo bunker mussoliniano nelle fondamenta, è stata l’occasione per valorizzare gli ambienti, con il progetto di accesso e illuminotecnico del bunker, e il ripristino della Sala Canova, dell’architetto Carlo Serafini. E gli interventi site specific, di Michele De Luca, Sandro Sanna e di Luca Patella. Le sue porte “Vas Canova” richiamano la conversazione del Soprintendente alle Antichità e Belle Arti dello Stato della Chiesa, con Napoleone prima del viaggio per il recupero dei capolavori italiani trasferiti a Parigi.
Nel Ministero della Cultura ha costituito un caso unico questo smart office con gli arredi di opere di quindici artisti contemporanei acquisite alle collezioni dello Stato.
Nel volume saggi di: Giovanna Grumo, Anna Imponente, Maurizio Occhetti, Rosalia Pagliarani, Carlo Serafini; schede critiche delle opere: Peppino Appella, Marcella Cossu, Enrico Crispolti, Daniela Fonti, Flaminio Gualdoni, Anna Imponente, Simonetta Lux, Gianluca Marziani, Augusta Monferini, Elena Pontiggia, Ivan Quaroni, Gabriele Simongini, Bruno Toscano.
Alla presentazione del libro intervengono il Sottosegretario del Ministero della Cultura Vittorio Sgarbi, i docenti universitari Simonetta Lux, Carmelo Occhipinti, lo scrittore Silvio Perrella. Sono presenti le autrici.
Informazioni: sabap-met-rm.comunicazione@cultura.gov.it; ufficiostampa@gangemieditore.it
Rinvenute strutture funerarie in via Prenestina Nuova
Nell’ambito dei lavori di scavo necessari alla posa di un nuovo acquedotto in Via Prenestina Nuova a Palestrina (RM), svolti sotto la Direzione Scientifica della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma e la Provincia di Rieti, sono state portate alla luce strutture funerarie in opera cementizia di epoca imperiale e coeve sepolture.
Tutte le preesistenze indagate sono da mettersi in stretta relazione alla via romana, già nota e per ampi tratti ancora visibile e percorribile lungo Via Prenestina Nuova, il cui tracciato è riproposto quasi fedelmente dalla via moderna. Pertinenti allo stesso progetto di costruzione dell’acquedotto, sempre lungo Via Prenestina Nuova, sono due ulteriori piccoli edifici funerari, una sepoltura a incinerazione e tre distinti tratti del basolato antico.
Lo scavo ha portato all’identificazione di preesistenze archeologiche: un piccolo edificio funerario in opera cementizia costruito contro terra e dotato di paramenti interni in opera laterizia. A est di tale edificio sono state identificate tre sepolture a inumazione cronologicamente posteriori alla struttura: una con copertura di tegole poste in piano, una seconda con copertura “alla cappuccina” e la terza entro sarcofago litico.
Di assoluto rilievo è stato il rinvenimento della sepoltura entro sarcofago di pietra dalla forma parallelepipeda. Il sarcofago è costituito da una cassa monolitica e da un coperchio a doppio spiovente di tufo. Le superfici interne ed esterne del sarcofago e del coperchio palesano chiaramente i segni di lavorazione lasciati dagli scalpellini che la realizzarono. Lo stato di conservazione dei resti ossei è da considerarsi piuttosto scarso, verosimilmente a causa dell’elevato grado di acidità del terreno circostante. Le ossa di presentano ancora in discreta connessione anatomica, probabilmente per l’uso di un sudario di cui non sono state identificate tracce. Al momento, per tali rinvenimenti, è possibile ipotizzare una datazione alla prima/media età imperiale.

Sabina Libri, terza edizione della fiera dell’editoria dedicata alla Sabina

Poggio Mirteto (RI), Sala Conferenze Biblioteca Comunale, via Matteotti snc - Amici del Museo di Poggio Mirteto
domenica 28 maggio 2023 - Evento
Il 28 maggio dalle 16 alle 18 saranno presentati i volumi:
Maestri d’ascia e di terra. Sculture restaurate nel Reatino tra Medioevo e Rinascimento, a cura di G. Cassio Roma 2022 Campisano Editore (Sabina Nova, 3)
Il territorio compreso nella provincia di Rieti è interessato da una cospicua produzione di sculture in legno e terracotta realizzate tra Medioevo e Rinascimento. Si tratta per lo più di crocifissi e simulacri mariani, che oggi formano un patrimonio plastico di notevole interesse artistico e religioso tramandato grazie alla pietà popolare e all’uso liturgico. Il presente volume raccoglie le novità emerse dai restauri di tre pregevoli manufatti, effettuati nel 2019-2021 dall’allora Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti. Si tratta del poderoso Christus triumphans di Collevecchio realizzato tra XII e XIII secolo al quale si accostano due sculture mariane successive. La prima è la Madonna con il Bambino detta “leva pene” realizzata da Carlo dell’Aquila nel 1489 per la chiesa di Santa Maria di Legarano a Casperia, mentre l’altra è una Virgo lactans in terracotta policroma venerata nella chiesa di Lisciano ai piedi del monte Terminillo e affidata per la prima volta a Giacomo e Raffaele da Montereale, prolifici plasticatori attivi nella prima metà del XVI secolo tra l’alta valle del Tronto, la Sabina e l’Umbria meridionale di cui si ricostruisce qui un catalogo aggiornato. Il recente restauro che ha interessato le sculture in questione ha permesso di approfondire non solo il contesto culturale, ma anche i materiali e le tecniche aggiungendo una serie di informazioni grazie alle quali sarà possibile avviare un percorso di ricerca sull’arte plastica in terra sabina.
Interventi: di Lisa Lambusier, soprintendente ABAP per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti; Ernesto Mandara, vescovo di Sabina-Poggio Mirteto; Fabrizio Gioiosi, direttore del Museo Diocesano Sabino; Marco Cossu, sindaco di Casperia e Zdenek Kopriva, parroco di Lisciano (Rieti).
Presenta il libro lo storico dell’arte Alessandro Delpriori.
Lungo il corso del Velino, a cura di A. Betori, F. Licordari, P. Piermattei, Roma 2021 Officina edizioni
L’ambito territoriale che si snoda lungo il corso del fiume Velino, compreso geograficamente tra la Piana di Rieti e il Monte Giano, è dominato dalla presenza degli elementi naturali. Le acque, abbondantissime e salutari, ora in parte incanalate nel grande acquedotto del Peschiera, scaturiscono da numerose sorgenti, costituendo una caratteristica essenziale del paesaggio. L’uomo, sin dalla preistoria, si è confrontato con un ambiente insieme ricco e ostile, riuscendo ad adattare le forme del popolamento e dello sfruttamento delle risorse naturali.
Apparentemente isolato e remoto, il distretto reatino ha intrattenuto attraverso le direttrici di traffico, prima costituite dagli itinerari della transumanza e poi in età storica con la via Salaria, intensi rapporti con Roma, nelle cui origini gli antichi non mancarono di considerare l’apporto sabino. La stessa componente idrologica rappresentata dalle acque del Velino, attraverso la confluenza di esse nel Nera con il Salto delle Marmore, influiva sensibilmente sul regime del Tevere.
I luoghi attraversati dal fiume, ancora oggi tanto verdeggianti e fecondi, erano in passato dei veri “paesaggi d’acqua”, caratterizzati da ampie zone palustri, alle cui risorse le popolazioni non mancavano di attingere in un’ininterrotta seppur complessa dialettica tra ambiente e opera dell’uomo.
Scopo del volume è illustrare, attraverso vari approcci tematici, specchio della molteplicità disciplinare messa in campo dagli autori, la ricchezza di un territorio tanto rilevante quanto ancora poco conosciuto.
Al termine delle presentazioni è prevista la visita al Crocifisso di Collevecchio e alla Madonna con il Bambino detta “leva pene” nel Museo Diocesano Sabino. Aperitivo finale
Coordina: Alessandro Betori, funzionario Archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma e per la Provincia di Rieti. Saranno presenti gli autori
Informazioni: museoercolenardi@libero.it
Santuari e città nel Lazio: aspetti urbanistici, architettonici e cultuali. I Giornata di studio in ricordo di Maria Fenelli
Pomezia, loc. Pratica di Mare, Sala Conferenze Museo Civico Archeologico Lavinium - SABAP-MET-RM, Sapienza – Università di Roma, Museo Civico Archeologico Lavinium
Sabato 20 maggio 2023, dalle ore 9.30 - Giornata di studio
Nella giornata di sabato 20 maggio 2023, nella sala conferenze del Museo Civico Archeologico Lavinium a Pomezia, una mattinata all'insegna dell’archeologia. Il Museo ospiterà, infatti, una giornata di studio in ricordo di Maria Fenelli, che aveva dedicato a Lavinium buona parte della sua importante ricerca archeologica e a cui dobbiamo gli eccezionali ritrovamenti, in parte oggi nel percorso espositivo del museo. La mattinata, densa di interventi, è stata organizzata dal Direttore del Museo, Federica Colaiacomo, in collaborazione con “La Sapienza” Università di Roma, Cattedra di Topografia di Roma e dell'Italia Antica con Alessandro Maria Jaia e Laura Ebanista, responsabili anche della Missione Lavinium e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti con il Funzionario Archeologo, Francesca Licordari. Oltre agli interventi di Colaiacomo, Jaia, Ebanista e Licordari, ci saranno anche contributi a cura di David Nonnis, Clara di Fazio, Zaccaria Mari, Francesco Maria Cifarelli e Massimiliano Valenti, tutti relativi a tematiche riguardanti i “Santuari e città nel Lazio: aspetti urbanistici, architettonici e cultuali”, modera Rossella Zaccagnini.
Questo il primo degli incontri che ci auspichiamo diventino uno degli appuntamenti fissi nel calendario delle molteplici attività del Museo Civico Archeologico Lavinium.
Informazioni e prenotazioni:
Museo Civico Archeologico Lavinium
Via Pratica di Mare 4, Pomezia
Tel. 06/91984744
museoarcheologicolavinium@gmail.com
Avviso pubblico di selezione per il conferimento di n. 22 incarichi di collaborazione ai sensi dell’art. 7, comma 6, del D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 e ss. mm. ii.
La Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti indice una procedura comparativa finalizzata al conferimento di n. 22 (ventidue) incarichi di collaborazione.
Le figure professionali, con profilo di alta specializzazione in tema di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, richieste sono le seguenti:
- n. 8 incarichi di collaborazione – profilo professionale Architetto;
- n. 7 incarichi di collaborazione – profilo professionale Archeologo;
- n. 2 incarichi di collaborazione – profilo professionale Storico dell’arte;
- n. 1 incarico di collaborazione – profilo professionale area giuridico/amministrativa;
- n. 3 incarichi di collaborazione – profilo professionale Assistente tecnico;
- n.1 incarico di collaborazione – profilo professionale Assistente amministrativo per supporto al Rup.
Le candidature potranno essere presentate dal 15 marzo 2023, giorno di pubblicazione del presente Avviso nella sezione “Avvisi”, tramite la propria PEC (Posta Elettronica Certificata) al seguente indirizzo PEC: sabap-met-rm@pec.cultura.gov.it entro e non oltre il 25 marzo 2023, ore 23:59.
- Decreto 52 del 06 11 2023
- Decreto 59 del 20 11 2023
- Decreto 65 del 14 12 2023
- Comunicazione di rettifica della graduatoria per errore materiale
- Decreto 10 del 05-04-2023 - Approvazione graduatoria
- Decreto 9 del 29-03-2023 - Atto nomina Commissione
- Decreto 7 del 15-03-2023
- allegato 1 - Modello A
- allegato 2 - Modello B
Interpello rivolto al personale del MIC (Are Funzionali III e II)
Procedura di interpello rivolto al personale in ruolo presso il Ministero della Cultura al fine di individuare n. 8 Funzionari Architetti, n.7 Funzionari Archeologi, n.2 Funzionari Storici dell’Arte, n. 1 Funzionario Amministrativo, n. 3 Assistenti Tecnici, n.1 Assistente Amministrativo/Gestionale in possesso di comprovata esperienza nell’ambito dei lavori pubblici, le candidature potranno essere presentate entro il 13 marzo p.v.
Pubblicazione graduatoria finale della procedura valutativa per il conferimento di tre incarichi di collaborazione ai sensi dell’art. 7, comma 6, del D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, ss. mm. ii.
In riferimento all’Avviso pubblicato sul sito istituzionale di questa Soprintendenza in data 28.10.2022 (Decreto Rep. 27 del 28.10.2022), si riporta la documentazione in formato pdf scaricabile.
Allegati:
Pubblicazione esiti della procedura valutativa e convocazione al colloquio per il conferimento di tre incarichi di collaborazione ai sensi dell’art. 7, comma 6, del D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, ss. mm. ii.
In riferimento all’Avviso pubblicato sul sito istituzionale di questa Soprintendenza in data 28.10.2022 (Decreto Rep. 27 del 28.10.2022), si riporta la documentazione in formato pdf scaricabile.
Allegati: