I lavori di “manutenzione, recupero e valorizzazione del Mausoleo dei Plauzi” finanziati dal Ministero della Cultura, con la legge 190/2014 D.M. 28.1.2016, hanno interessato l’esterno della struttura, l’ambiente interno ed anche il suo contesto. L’intervento ha visto il coordinamento iniziale della Soprintendente dott.ssa Alfonsina Russo e successivamente quello della Soprintendente arch. Margherita Eichberg e dell’attuale Soprintendente Arch. Lisa Lambusier. Il Responsabile del Procedimento è stato l’architetto Anna Paola Briganti, il direttore scientifico il dott. Zaccaria Mari e il progettista e direttore dei lavori l’arch. Sergio Sgalambro.
In particolare il restauro della struttura esterna ha riguardato il paramento in travertino e la superficie in pietra della facciata, oltre alla parte sommitale inerente gli archetti e le merlature. Il ponteggio installato all’esterno del Mausoleo ha consentito di eseguire il restauro su una superficie complessiva di 510 mq, relativa soltanto all’opera quadrata in travertino.
Particolare rilevanza è stata riservata alla parte sommitale del Mausoleo, dove si è eseguito il recupero dell’intonaco originale, e si è poi proceduto con il restauro dei 62 archetti di coronamento, prevedendone sia l’integrazione con i relativi laterizi, che il consolidamento delle mensole in travertino sorreggenti le stesse arcate in laterizio.
A seguito dell’esecuzione del presente intervento, il Mausoleo ha recuperato l’immagine originaria, anche soprattutto grazie alla bonifica e alla pulitura e al restauro delle epigrafi marmoree.
Tuttavia, le maggiori difficolta connesse all’attività di restauro si sono avute nell’esecuzione delle lavorazioni dell’ambiente interno, dovute maggiormente allo stato di abbandono delle strutture murarie, le cui lesioni e sconnessioni erano state determinate dalla vegetazione infestante. Si consideri che l’interno del Mausoleo era completamente invaso da vere e proprie alberature, mentre i pilastri, dall’alto della loro imponenza presentavano un grave stato di degrado. E’ stato eseguito quindi il restauro dell’ambiente interno, mediante il consolidamento delle strutture murarie, dei pilastri e dei percorsi verticali di accesso al camminamento superiore tramite la riproposizione della scala elicoidale alloggiata nell’originario vano murario di età medievale. Una volta raggiunto il ballatoio perimetrale si reso possibile godere una visuale panoramica di notevole bellezza, considerata la prospettiva visiva del cosiddetto Ponte Lucano e dell’antico casale seicentesco, denominato Antica Osteria.
Sempre nell’ambito del restauro dell’ambiente interno è stato messo in luce il sistema strutturale di età romana costituito dai setti radiali che definiscono un caratteristico disegno stellare.
Di rilevante interesse è stata inoltre la bonifica dell’area esterna al Mausoleo, che ha posto la condizione per la realizzazione di un vero e proprio parco archeologico, in quanto il terreno circostante il complesso monumentale, appartenente al demanio della Città Metropolitana di Roma Capitale, è stato dato in concessione al Ministero della Cultura.